Franzoni Auto Divisione Classic sponsor tecnico del Ballo delle Debuttanti 2024  Scuola Militare Teuliè  – Corso “Ferrari III”

Milano 11 Maggio 2024:  alla Scuola Militare Teulié si è tenuta la cerimonia del «passaggio della stecca» tra gli Allievi del corso «Ferrari III» e quelli del corso «Fadini III». Un momento (rituale) dove il capocorso degli «anziani» del quinto anno di liceo, prossimi alla maturità, consegna la stecca — un attrezzo di legno anticamente utilizzato per lucidare i bottoni dell’uniforme — agli studenti del secondo anno.

Tra gli sponsor di questa splendida serata, è stato invitato il Centro Culturale Franzoni Auto Divisione Classic, di Brescia a cui è stato dato il compito di portare ed esporre alcuni veicoli storici italiani, (dal 1956 al 1976), che hanno fatto bella mostra nel piazzale delle adunate.

La più datata era Fiat 1100 103 Elite Vignale ’56. Vignale è stato uno tra i più importanti carrozzieri italiani. Definito “l’uomo che scolpiva l’acciaio”, il suo successo si deve molto al designer Michelotti che collaborò con lui fino al 1961. Apprezzato dalla clientela Vip che si faceva realizzare esemplari unici di Ferrari, agli inizi degli anni ’50, Vignale, allargò lo sguardo verso le vetture più note al pubblico per realizzare versioni speciali ed uniche nello stile “Vignale”.  Fu così che dopo l’uscita di una delle vetture, destinate al ceto medio, la Nuova Fiat 1100 103, anche Vignale propose sull’allestimento berlina, la sua proposta, che non poteva chiamarsi altro se non “Elite”, che ben andava ad identificare il target della clientela a cui questa vettura era destinata.

Vettura, ovviamente in serie limitata, pare, al momento ne siano rimaste censite solo 2 in Italia. La vettura riportava i numeri di scena, attribuiti per la partecipazione alla Mille Miglia del 57 e che le sono stati applicati dalla Produzione del Film di Michael Mann “Ferrari”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 e nelle Sale Cinematografiche dal 14 dicembre 2023.

Si passava negli anni ‘60 e precisamente nel 1968 con un’Alfa Romeo Spider 1300 Junior Pininfarina conosciuta anche come “Osso di seppia” per la caratteristica coda della vettura.  L’Alfa Romeo Spider, è conosciuta da tutti anche con il nome di “Duetto“, ed è stato probabilmente uno dei modelli più longevi dell’Alfa Romeo. Questa nuova vettura fu presentata al più importante salone automobilistico dell’epoca, quello di Ginevra, nel marzo del 1966. Per assegnare un nome alla nuova spider, dalla linea pulita, snella, originale, fu indetto un concorso che riscosse un grande successo e il vincitore (Guidobaldo Trionfi di Brescia, che vinse un “Osso di Seppia” bianco, come la vettura esposta) decise di chiamarla ‘Duetto‘; nome che poi verrà cancellato dai vertici dell’Alfa Romeo, a causa di una omonimia con una famosa merendina, ma che resterà nei cuori di tutti gli alfisti. La grande popolarità internazionale arrivò nel 1967, quando la “Duetto” diventò una sorta di star del cinema con il film ”Il laureato, interpretato con Anne Bancroft e Dustin Hoffman. Da quella prima apparizione la “Duetto” venne utilizzata come auto di scena in circa 300 opere cinematografiche o televisive.

Si arrivava quindi negli anni ‘70 con la erede dell’Osso di Seppia, un esemplare di Spider 1,3 Junior (Coda Tronca) del 1973, nel classico Rosso Alfa. Presentata nel 1969 al salone dell’automobile di Torino la seconda serie della Duetto si caratterizza per il “taglio della coda”, da cui il termine coda tronca. Questa è la serie che è rimasta in produzione per più tempo e che introdusse anche un parabrezza maggiormente inclinato che contribuì, non solo all’aerodinamicità della vettura, ma anche a beneficio del design.  Venne modificata ampiamente anche la capote in tela, con attacchi completamente interni alla scocca, per una maggiore impermeabilità e facilità d’uso.

E si proseguiva negli anni settanta con una sempre attraente Alfa Romeo GT Junior 1,3 Unificata del 1974. La linea, disegnata nei primi anni ‘60, opera di un giovanissimo Giorgetto Giugiaro all’epoca in forze alla Bertone, andava a sostituire la Giulietta Sprint,da cui derivano i due volumi e mezzo, e mantenne invariata anche la classica collocazione motore e cambio anteriore, con trazione posteriore.  Nel 1974 contemporaneamente alla presentazione della Giulia Nuova Super, l’Alfa Romeo svela al pubblico l’ultima versione della GT 1300 Junior, simile in tutto alla 2000 GTV, ad eccezione dei fanali posteriori più piccoli, che restano invariati rispetto al passato, e dei paraurti, privi di rostri in gomma. Anche le “GT 1300 Junior” adottarono la stessa calandra cromata a quattro fari, una plancia e interni e sedili pressoché uguali a quelli della “Veloce”. Questa versione è conosciuta come “Unificata”. La dotazione di serie è identica tra le due vetture; con la presenza di optional “obbligatori” come i poggiatesta anteriori regolabili, il volante in legno Hellebore ed il lunotto termico. La Giulia GT è stata il primo modello Alfa Romeo prodotto nello stabilimento di Arese, ed è rimasta in produzione per 13 anni, dal 1963 al 1976.

Si chiudeva questo breve viaggio automobilistico con un simbolo, la più amata berlina sportiva degli anni ‘70 vettura che, oltre ad essere stata vettura apprezzata da tanti giovani e meno giovani imprenditori dell’epoca, è stata attiva come vettura delle forze dell’ordine, proprio ad esempio in questo Blu Olandese per i Carabinieri, ma anche utilizzata dalla Polizia Stradale, Guardia di Finanza, vettura anche protagonista in tanti polizieschi con incredibili inseguimenti. Parliamo dell’Alfa Romeo Alfetta, qui presentata nella versione 1,8 del 1976. Questo esemplare è una seconda serie, detta scudo largo, per via dello scudo della mascherina che è più ampio rispetto a quello della prima serie.  La meccanica è fondamentalmente rimasta invariata rispetto allo scudo stretto del 1972 tranne che questa versione ha perso 4 cavalli, sacrificati per le prime timide iniziative per la riduzione delle emissioni allo scarico e per cercare di ridurre i consumi, dopo la crisi energetica del 1973.

Quello che rimane però è la disposizione particolare del cambio che è al retrotreno, creando  una migliore distribuzione dei pesi ed uno sterzo più agevole. Sicura la frenata grazie ai 4 freni a disco, la vettura con una dimensione compatta di 4,28 per 162 offriva un ottimo spazio interno per 5 persone ed un bagagliaio immenso da ben 550 litri.

Una berlina sportiva piacevole nell’uso, degna erede delle Giulietta TI e Giulia Super.

A proseguimento della manifestazione ha avuto luogo il tradizionale «Ballo delle debuttanti» dove 45 Allievi del quinto anno hanno fatto da cavaliere ad altrettante dame. Entrambi gli eventi si sono svolti alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna, Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito.

Tanti i momenti emozionanti della serata: dal ballo dei comandanti, ad alcuni brani lirici, cantati in diretta, ai balli acrobatici, concludendo con la proiezione di un filmato che ha ripercorso i momenti salienti di questi tre anni ci corso. Infine il taglio della torta con la sciabola d’ordinanza.

Gli Allievi hanno così salutato formalmente, con l’onore delle armi, la Scuola che li ha educati e seguiti durante il loro periodo di formazione, oltre alla città di Milano che li ha accolti e ospitati per un triennio.  Complimenti anche al Capitano Pietro Arturo Treccagnoli che ha seguito ed organizzato con cura tutti i dettagli dell’evento.

Anche per quest’anno i giovani protagonisti hanno deciso di abbinare alla loro festa di commiato un pensiero significativo dedicato alla beneficenza, a sostegno dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla che si occupa dei diritti ed a favore della ricerca delle persone affette da questa patologia.

Carlo Carugati

Direttore Artistico

Centro Culturale Franzoni Auto Divisione Classic

www.franzoniauto.it/divisione-classic